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Gli Anonimi – La Scommessa per la Redenzione dell’Uomo

19 aprile 2011 2 commenti

Lo scrittore John Ralston Saul disse una volta: “Quando il linguaggio inizia a impedire la comunicazione … significa che la civiltà è entrata nel periodo di grave degenerazione.” In ogni società dove chi è al potere nasconde la realtà attraverso la confusione e la manipolazione del linguaggio, è impedita la comunicazione vitale tra i cittadini. L’uccisione di civili è ora giustificata con l’eufemismo di danni collaterali. La tortura e le guerre illegali sono giustificate con la retorica del terrorismo. La sorveglianza digitale e la distruzione delle libertà civili sono giustificate e poste sotto il velo della bandiera della sicurezza nazionale quando il pericolo esterno reale in verità è minimo. Questi atti “normalizzano” la violenza decadente a livello sistemico in maniera da occultare alla maggioranza lo sviluppo fortemente distruttivo della civiltà moderna.

Il mostro della decadenza della civiltà occidentale è ora avviato verso la fase di autodistruzione. Per molti di coloro che se ne rendono conto e che hanno a cuore la libera comunicazione e il governo aperto, sembra che ci sia poco da fare per evitare quest’apparente fine inevitabile. Inoltre, qualcosa di nuovo sta sorgendo all’orizzonte. Un anno fa, WikiLeaks è apparsa nella desolazione del panorama dei media dominanti con l’uscita del video sulle uccisioni dei civili (Collateral Murder). Questo è stato il colpo giornalistico udito in tutto il Mondo, che ha sfidato i poteri e il loro sistema segreto del controllo della percezione e del linguaggio. Subito dopo la salita sul palcoscenico mondiale della WikiLeaks, è emerso anche un gruppo di rete collettivo, chiamato gli Anonimi. Si sono gettati nella mischia come una forza di guerriglia senza leader, in lotta per il Primo Emendamento, ma a livello mondiale. Gli Anonimi fecero qualcosa senza precedente nella sfera di azione diretta contro il potere costituito. Hanno attaccato Paypal, MasterCard e Visa quando queste società hanno tagliato le vie dei flussi di finanziamento per WikiLeaks. Anche se l’azione è stata in gran parte semplicemente una dichiarazione di protesta, di nuovo era la natura stessa dell’Anonimo.

Nel mese di febbraio, il radar virtuale degli Anonimi ha individuato un nuovo bersaglio. Questa loro azione catturò tutta la mia attenzione. Una piccola società di sicurezza, chiamata H.B. Gary Federal, ha sviluppato gli strumenti per contrastare il gruppo stesso e per screditare coloro che anonimamente sostenessero WikiLeaks. Per conto di primari studi legali e società come la Bank of America, avevano messo a punto un piano per attaccare direttamente gli Anonimi. In modo goffo e sciocco, il direttore di questa piccola azienda ha espresso pubblicamente la sua intenzione di abbattere WikiLeaks e gli Anonimi, in sostanza, per decapitare quello che ha definito il loro “leader”. Aaron Barr, CEO di questa società di sicurezza informatica, ha esposto i piani per rivelare l’identità dei “membri” Anonimi, apparentemente con l’intento di vendere quest’idea e relativi prodotti e servizi per la più grande banca in America e probabilmente anche al governo degli Stati Uniti. Questi metodi che egli ha tracciato, comprendevano quello di danneggiare la reputazione dei giornalisti, come Glenn Greenwald, che sono stati solidali con WikiLeaks e con gli Anonimi, attraverso la diffamazione e attacchi impropri sui siti legali della rete.

Immagine tratta da: livingwithanerd.com

Le intenzioni di Barr naufragarono miseramente quando gli Anonimi si sono mossi per spingere in un angolo la loro preda. Quanto più Barr abbia cercato d’individuare una struttura di potere nel gruppo degli Anonimi tanto più il successo gli scivolava via come la sabbia tra le dita. Poi il gruppo ha spostato il campo di battaglia virtuale all’interno della stessa società. Hanno risposto ai piani di Barr con hacking e deturpamento del sito HB Gary, cancellando i dati ed esponendo migliaia di documenti interni ed e-mail al mondo. A rendere peggiore le cose per HB Gary, l’hacking principale del loro sito l’ha presumibilmente eseguito una ragazza di 16 anni.

A questo punto la storia HB Gary ha assunto per me una dimensione personale, quando ho scoperto il mio nome sulla lista di contatti potenzialmente importanti all’interno del gruppo degli Anonimi. Certo, sapevo quanto assurdo fosse questo inserimento, già che non sono mai stata scientemente in contatto personale con i suoi membri, né avevo partecipato ad alcuna delle loro azioni. Fino a quando ho visto il mio nome su quella lista, non avevo mai pensato a me stessa come membro del gruppo degli Anonimi. Certo, sono d’accordo con entrambi, WikiLeaks e gli Anonimi, ho scritto molto su di loro, quindi per alcuni potrebbe sembrare che io appartenessi al gruppo. Anche se questo non è veramente il caso, mi sono chiesta se fosse possibile far parte di qualcosa di simile e non saperlo. In ogni caso, trovare il mio nome sulla lista di Aaron Barr è stata certamente una sorpresa.

Quest’episodio mi ha svelato qualcosa che prima avevo provato solo a livello di percezione. In quella lista ho visto dei nomi familiari delle persone che ho ritenuto miei amici di idee affini, provenienti da tutto il mondo. Queste sono persone che avevo imparato a conoscere attraverso i miei scritti e la creazione di reti sociali, nel corso degli ultimi mesi. Condivido molti ideali e valori con questa comunità di persone che non avevo mai realmente incontrato. La domanda sorse spontanea: faccio in qualche modo parte degli Anonimi?

Come spesso occorre in questi casi, la questione fu presto sepolta dalla mia frenetica vita quotidiana. Poi, una mattina, la sensazione di connessione che avevo percepito con queste persone è riemersa. Messaggi di solidarietà da tutto il mondo hanno inondato la mia casella di posta elettronica e il mio conto di Facebook a seguito del disastroso terremoto e lo tsunami nel mio paese. Mi sono resa conto che ero parte di una rete veramente globale di persone che si prendono cura degli altri a prescindere dai confini nazionali o culturali.

Alla luce di tutto questo, ho iniziato ad approfondire la questione sul chi o che cosa sia l’Anonimo. Ho esaminato l’argomento non tanto in relazione alle persone o anche a una organizzazione, ma di più per certe caratteristiche di fondo interne e le intenzioni dei soggetti coinvolti. Come può succedermi di sentire un forte legame con la gente che non avevo mai incontrato? Chi dentro di me sentiva questa affinità istintiva, come se ci conoscessimo l’un l’altro da prima?

Ho notato che questa sottile sensazione è spesso repressa, ignorata e trascurata nella vita quotidiana. Mi ricordo di quando ero molto piccola e mi sentivo legata a ogni essere umano. Crescendo, l’occupazione dei genitori, la posizione e le differenze socio-economiche hanno cominciato a separarmi dai miei amici. Questo tipo di socializzazione di solito inizia in età precoce, quando i genitori scoraggiano i bambini piccoli di giocare insieme. Attraverso pregiudizi inespressi di razza e di classe sociale degli adulti, i bambini lasciano spesso il loro terreno comune di umanità per un rapporto basato su dinamiche di potere e di norme culturali. Autentiche relazioni umane possono essere facilmente trasformate in artificiali, per lo più di gerarchia patriarcale di razza, classe e genere.

Credo che questa gerarchia sia stabilita da una rete di clientelismo che è spesso guidata da motivi economici. Tale rete dipende da dinamiche di potere che di per sé spingono contro le altruistiche virtù umane, quali l’amore, la creatività e la compassione. La società moderna e le istituzioni politiche hanno recepito i principi e l’eredità della civiltà occidentale. Questo patronato porta sia la promessa che l’ombra dell’influenza Europea nella storia, con il suo retaggio della colonizzazione che ha devastato le culture di gente di colore e indigene, nel nome del “progresso”. Questi crimini collettivi non sono stati pienamente compresi, così l’oppressione è stata traslata nella nostra condizione presente e nelle istituzioni. Negli ultimi cinquant’anni gli Stati Uniti hanno agito come il difensore di questo tipo d’istituzioni. In collaborazione con la forza del complesso militare-industriale i monopoli aziendali e finanziari hanno concorso a creare e difendere le istituzioni che sistematicamente perpetuano atti di razzismo e lo sfruttamento collettivo.

Istituzionalizzazione tende a disumanizzare e limitare le motivazioni umane per ridurre gli interessi individuali. L’umanità è stata divisa per ideologia, nazionalità e classe per competere per le risorse. Per sopravvivere, la gente ha compromesso e negato le proprie esperienze interiori di umanità condivisa. Questo ha creato uno scisma, un surrogato di un personaggio immaginario, e la domanda interiore di chi siamo veramente. Quelle connessioni globali, che di recente ho percepito tramite l’Internet, hanno risvegliato in me quello che è stato a lungo represso. Mi sono resa conto della parte di me che era stata allontanata da quest’umanità condivisa.

Sembra che hai vissuto due vite. In una vita, sei Thomas A. Anderson, programmatore per una società di software di tutto rispetto. Hai di un numero di sicurezza sociale; paghi le tasse … L’altra vita è vissuta nei computer, dove sei conosciuto come hacker con l’alias di “Neo” e dove ti sei reso colpevole di quasi tutti i reati informatici per i quali esiste una legge. Una di queste vite ha un futuro, e l’altra no. Agente Smith a Neo, The Matrix (Wachowski & Wachowski, 1999)

Probabilmente non sono l’unica che s’identifica con il conflitto interno di Neo. Proprio come accompagnò Trinity fuori da Matrix quando lei risvegliò i suoi sentimenti per la verità, molte persone stanno cominciando a notare la soave sensazione di un richiamo dimenticato eppure tanto familiare. Di fronte alla costante sorveglianza da parte del potere, le persone scoprono strumenti come TOR e le identità alternative all’interno di questo medio decentralizzato del mondo digitale in rapida evoluzione. Milioni di persone entrano nella tana del coniglio d’Internet come una forza quieta da tenere in considerazione. Si tratta di un sotterraneo, dove i confini degli stati-nazione svaniscono, dove ciò che è stato oppresso dall’ordine dominante corporativo vive ancora come potenziale.

Nessuno in carne e ossa può abitare nello spazio cibernetico e i soliti cinque sensi non governano più le percezioni. Attivisti possono diventare invisibili per la censura da parte delle forze di un ordine mondiale governate dal Grande Fratello. “Esistiamo senza il colore della pelle, senza una nazionalità, senza i pregiudizi religiosi …” (Loyd Blankenship, aka The Mentor, 8 gennaio 1986). Con alias avatar digitalizzati, i dati personali e lo stato sociale scompaiono. L’ambiente familiare decade e si diventa liberi dagli sguardi indaganti. Si comincia a “vedere”, “sentire” e “percepire” il prossimo in un modo diverso.

C’è un lato oscuro dell’Internet e ci si può perdere in una terra di nessuno digitale o diventare dipendenti da stimolazione elettronica. Eppure, per alcuni rappresenta un riparo temporaneo dalla dura realtà di un ordine disumanizzante del mondo aziendale. Questo succede con l’apertura del nuovo mezzo in uno spazio creativo, per l’espressione diretta dei loro ideali. Anche se si deve stare attenti di non lasciare che l’interazione digitale sostituisca la comunicazione diretta cuore a cuore, questo è diventato uno spazio dove si può riconoscere l’altro attraverso gli ideali e la volontà comune.

Abbiamo vissuto a lungo una doppia vita. La crescente distanza tra le due vite sta diventando rapidamente incolmabile e per la recrudescenza di conflitti sociali diventa lo specchio esterno dei conflitti interiori. La collusione dei banchieri di Wall Street con i governi che torturando e sospendono i diritti civili è una manifestazione di questa corsa alla distruzione. Lo scontro tra le forze che stanno trascinando il mondo in direzioni opposte è inevitabile. La forza di compensazione si rivolta contro questa distruzione e si esprime nei fenomeni esterni come WikiLeaks e gli Anonimi.

L’impatto di WikiLeaks sulla corrente principale con il video sulle uccisioni dei civili (Collateral Murder) era sulla lama di un cuneo che spaccò la gabbia toracica di corporativismo istituzionalizzato. La gente comune con i propri principi morali, che lavora all’interno dei sistemi di potere, ha coraggiosamente fatto un passo avanti. WikiLeaks è una rivolta nel senso migliore della parola. Impegnata come anonimi delatori (whistle-blowers), la gente comune si sforza di provocare il massimo impatto politico delle loro voci e per i loro principi di giustizia. Dal profondo del sotterraneo cibernetico, WikiLeaks brilla con la coscienza della gente comune, permettendo alla luce di permeare il buio della corruzione e dell’abuso di potere. Le loro azioni coraggiose sono come un terremoto che sta scuotendo la costruzione degli auto-soddisfatti furbi del corporativismo e la spietatezza degli interessi commerciali sopra i valori umani.

La rivelazione delle comunicazioni diplomatiche degli Stati Uniti ha innescato le insurrezioni in Nord Africa e del Medio Oriente. In Tunisia e in Egitto e ora in tutto il mondo, la gente comune si è riappropriata del potere. Gli oppressi, messi a tacere, stanno cominciando a cavalcare le onde della rivoluzione mondiale.

Immagine tratta da: douglaslain.net

Siamo Tunisini, “Siamo tutti Khaled Said”, Siamo Libici, Siamo Julian Assange.

“Le persone non dovrebbero aver paura dei loro governi. I governi dovrebbero avere paura dei loro popoli” (McTeique, Wachowski e Wachowski, 2006). Il meme (*) di un Anonimo sul significato della V come Vendetta nella maschera di Guy Fawkes (**) ha ricevuto una nuova vita, come tsunami che sfonda con coraggio le chiuse aperte.

Quando il governo tunisino bloccò l’accesso ai siti che pubblicavano i testi delle comunicazioni diplomatiche Statunitensi, i pirati informatici anonimi hanno reindirizzato i siti web del governo tunisino su WikiLeaks ed esposto la corruzione del regime di Ben Ali. Nel frattempo, gli Anonimi hanno fatto un sit-in cibernetico di protesta temporaneamente disattivando i siti web originali dello stesso governo tunisino. Una cosa simile è successa in Egitto, con gli Anonimi a sostenere la mobilitazione della rivolta attraverso l’informazione su Twitter e Facebook, contribuendo a creare un libero flusso dell’informazione e lo spazio per la trasformazione delle idee in azioni concrete.

Le persone varcano i confini nazionali e partecipano liberamente alle azioni concordate che così raggiungono rapidamente la massa critica. Emozioni sciolte diventano le onde di catarsi per il cambiamento. “Siamo Anonimi. Siamo Legione. Non perdoniamo. Non dimentichiamo. Arriviamo!” (41Anon14). Quello che fu un rifugio è ormai diventato un terreno di battaglia.

Il fenomeno degli Anonimi richiede un cambiamento di rotta. Si tratta di una rivoluzione d’identità. Chi sono io? Chi sei tu? Chi siamo? Gli Anonimi siamo un potenziale umano, un segreto riservato e nascosto su chi siamo veramente. Gli autori ignoti delle nostre vite sono in attesa di incarnarsi come agenti attivi della storia. “Sotto questa maschera c’è più di solo carne e ossa. Sotto questa maschera c’è un’idea! “(McTeique, Wachowski, e Wachowski, 2006). La luce della coscienza e il coraggio, scoperchiati dalle fonti anonime, hanno riacceso gli ideali che sono rimasti troppo a lungo soppressi.

Immagine tratta da: douglaslain.net

Uniti negli ideali universali, gli Anonimi sono una nuova razza. Il busto in giacca e cravatta senza testa è un simbolo della negazione di un potere illegittimo che riduce la vita a interessi finanziari artificiali e la sottomette alla malefica legge del profitto ad ogni costo. L’azione diretta degli Anonimi è quella di tagliare la testa della facciata aziendale, il cui discorso vuoto riflette solo la retorica, scollegata dalle loro gesta.

L’immagine dell’Anonimo senza testa non significa che gli individui hanno rinunciato alla loro capacità di pensare, ma piuttosto scopre uno spazio libero dove qualcosa che precede il pensiero possa crescere e guidare l’umanità. La decisione Tunisina, Egiziana e del Wisconsin d’inviare le preghiere per le vittime del terremoto in Giappone, gli ideali che sono inseriti all’interno di ogni persona, ora si stanno muovendo oltre i confini e le scambiate identità. Molti stanno cominciando a uscire dalle fila e a parlare a nome di coloro che sono diventati estranei a se stessi.

La civiltà occidentale si sta muovendo verso la decadenza. Nelle ultime fasi dell’impero americano il ticchettio di un orologio ricorda all’Umanità che deve prendere una decisione. Istituzioni disperate, che perdono il controllo, stanno ora tentando d’impossessarsi dello spazio open source dell’Internet. Le reti sociali si stanno trasformando nel più grande strumento di spionaggio della storia e i leader delle nazioni stanno minacciando la società con diverse forme di controllo d’Internet e degli interruttori-killer.

In passato, nei tempi difficili sono state le grandi personalità a guidare la volontà popolare per creare un mondo migliore. Divennero le icone della loro epoca, ispirando molti a cambiare il senso della loro vita. Che Guevara era un simbolo di superamento dell’oppressione, Gandhi della non-violenta azione pacifica. Mentre i protagonisti sono ancora oggi di vitale importanza per il cambiamento sociale, siamo entrati in un’epoca in cui non possiamo più attendere che vengano gli eroi. Ogni persona deve diventare attiva per ispirare se stessa e per creare un movimento.

“Anonimi non sono semplicemente un gruppo di pirati informatici. Anonimi sono l’arte di essere indignati. È l’arte di essere ancora qualcuno e di essere un nulla allo stesso tempo”(gamefreaker1398). Recentemente, anonimi ricercatori, scrittori e artisti si sono riuniti per difendere la trasparenza e la giustizia nel caso di Julian Assange e WikiLeaks. Si lanciò l’Operazione Voglio (Operation Want), una collaborazione online creata per questo scopo.

Potrei essere parte degli Anonimi e potrei non esserlo. Sembra che ogni volta che mi faccio coraggio e pretendo di esserlo non posso esserlo più. Anche la fonte di questo dilemma rimane anonima. La domanda è come un vortice passionale che invita le persone di ogni ceto sociale a esercitare l’arte di scoprire ciò che siamo insieme.

Al culmine della tragedia, la compassione diventa contagiosa; di fronte alla menzogna, la solidarietà è contagiosa; nel creare il futuro, la gioia è contagiosa. Anonimi sono un movimento, un’identità di immaginare ciò che siamo che rivela il meglio di ogni persona. Nella misura in cui ognuno apporta la propria libera volontà d’impegnarsi, possono tutti diventare il simbolo vivente è la guida per il futuro. Nuovi modi d’espressione sociale stanno emergendo attraverso scambi transnazionali non mediati. Le idee vive tessute sul web si stanno muovendo fuori verso il campo sociale.

Il mondo si sta contorcendo negli spasimi della morte o si sta incamminando verso una primavera di rinascita? Come l’odio, l’avidità e le guerre lottano per dividere gli uni contro gli altri, gli ideali nel cuore non moriranno mai. Anonimi sono una nuova sfida, l’ultima sfida per la redenzione dell’uomo. Si tratta di una gara per riscattare i sensi decaduti che hanno perso la connessione con la realtà. Una volta che la passione umana si è risvegliata, non può più essere fermata. Siamo gli Anonimi. Aspettateci.

Note:
John R. Saul, I bastardi di Voltaire: la dittatura della ragione in Occidente. (Voltaire’s bastards: The dictatorship of Reason in the West. New York: Random House. (1992). p. 476.

Nozomi Hayase

Scritto da: Nozomi Hayase

Tradotto in Italiano da: Josip Koprivec

Con l’autorizzazione dell’autore.

Pubblicazione originale: http://aworldbeyondborders.com/2011/04/16/anonymous-race-for-human-redemption/

L’autrice:
Nozomi Hayase è una giornalista che scrive per Culture Unplugged, un blogger cittadino del mondo, e Journaling Between Worlds. Propone approfondimenti di eventi socio-culturali a livello di contatto tra politica e psiche, realtà e finzione, per condividere la conoscenza della possibile futura evoluzione sociale. Può essere raggiunta a nozomimagine@gmail.com ma non parla Italiano. Potete scriverle in Inglese e Giapponese.

 Note del traduttore:

*) I meme sono quelle idee dotate di una forza immaginativa tale che una volta messe in circolo nel mondo dell’informazione, cominciano ad avere vita propria. Un po’ come i geni che usano gli organismi biologici per potersi riprodurre (infatti sia questo modo di intendere i singoli geni che l’idea dei meme sono opera dello stesso scienziato, Richard Dawkins).

**) Tutti gli Anglosassoni conoscono la storia di Guy Fawkes ma la comprensione dell’articolo diventa un po’ meno facile per chi abbia frequentato i collegi Svizzeri e le scuole Italiane. La maschera degli Anonimi è quella che si usa a Londra per il simulacro di Fawkes mentre lo si brucia il 5 novembre a ricordo del fallito attentato contro re Giacomo I d’Inghilterra.

http://twitter.com/#!/JoseOrtiga/status/75190497727102976